Espone Mauro Rossetti
L'artista e la mostra
Lo spettacolo mette i brividi, dopo giorni di cammino adesso sei lì e tutto quello che ti circonda è talmente incredibile da non sembrare vero. Sei immerso in una natura possente ed immensa, piccolo piccolo, infinitesimale, inesistente, tra giganti di roccia e neve che da lì si innalzano ancora per altri 4000 m. Intorno, davanti, dentro agli occhi, 360° di bellezza millenaria: è la grande madre terra che respira, è la vita allo stato puro, è l’essenziale.
Venticinque giorni in Nepal, la grandiosità ed insieme la dolcezza della natura ed attorno e dentro di essa persone con un’interiore ma trasparente dignità e un’evidente serenità, il tutto in un compiuto equilibrio, un’ideale armonia.
Ecco, il mio intendimento, se riuscito, era trasmettere quest’armonia.
orari di apertura
Domenica 27 novembre: inaugurazione, ore 16,00.
Sabato 3 dicembre: ore 9,30–12,00 e 14,30–18,00.
Ore 21: proiezione del documentario “Progetto Nepal”, a cura di Martino Borrione.
Domenica 4 dicembre: ore 9,30–12,00 e 14,30–18,00
Giovedì 8 dicembre: ore 9,30–12,00 e 14,30–18,00
Sabato 10 dicembre: ore 9,30–12,00 e 14,30–18,00
Domenica 11 dicembre: ore 9,30–12,00 e 14,30–18,00
Mauro Rossetti
E' nato a Borriana (BI) e ora vive a Lessona (BI).
Chimico, responsabile di produzione prima, esperto di sostenibilità nel tessile poi, ora in pensione, ha sempre coltivato, spinto da una chiara esigenza interiore, la passione per il disegno e la pittura, senza mai condividerne i risultati se non con qualche artista e amico.
Autodidatta, ha rivolto la sua sensibilità soprattutto al disegno e alla tecnica ad olio, coltivando però contemporaneamente la china e alcune incursioni anche nell'acquarello e nell'incisione ad acquaforte.
Documentario "Progetto Nepal"
Nella serata di sabato 3 dicembre, l’Associazione Bi – Nepal proietterà e commenterà il documentario “Progetto Nepal”. Dopo la costruzione di un presidio sanitario e di una centrale idroelettrica, proseguono gli aiuti alla popolazione colpita dal devastante terremoto del 2015, sostenendo i bambini per la loro scolarizzazione.
Il documentario riporta anche la salita ad alcuni 6000 mt.